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Allergia al latte? Il rimedio è scaldarlo

Allergia al latte: il rimedio è scaldarlo

Se si è davanti ad un problema di allergia al latte, un possibile rimedio potrebbe essere quello di scaldarlo fino a fargli raggiungere un'alta temperatura. In questo modo vengono eliminate le proteine che causano questa particolare reazione allergica (allergia alle proteine del latte). Lo studio, che ha dimostrato l'efficacia di questo rimedio su alcuni bambini, è stato coordinato dalla pediatra Anna Nowak-Wegrzyn, esperta nel campo delle allergie pediatriche presso il Mount Sinai School of Medicine (New York, USA). I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology (Luglio, 2008).

In base ai dati ottenuti, ricavati da un'indagine condotta su 100 bambini allergici al latte vaccino, i pediatri hanno constatato che nel 75 per cento dei casi il problema dell'allergia poteva essere superato scaldando bene il latte.

Per un periodo di tre mesi nella dieta dei bambini è stato integrato il latte caldo, inizialmente con dei piccoli quantitativi, poi, man mano che si andava avanti nella sperimentazione, con delle dosi maggiori. Oltre al latte, sono stati aggiunti anche altri alimenti come muffin, waffle, ecc., contenenti dei derivati del latte. Anche in quest'ultimo caso il latte, prima di essere utilizzato nella produzione dei vari alimenti, era stato trattato ad alte temperature.

Del totale, al termine della sperimentazione, 68 bambini su 100 riuscivano a tollerare il latte caldo ma non quello freddo. Nove bambini, invece, al termine del test riuscivano a bere anche il latte freddo senza che si scatenasse nessuna reazione allergica. Solo in 23 bambini, quelli maggiormente allergici, il latte caldo non ha portato nessun beneficio.

Anna Nowak-Wegrzyn spiega che scaldando il latte diminuiscono notevolmente le proteine che scatenano la reazione allergica, un'azione che si è rivelata efficace nel 75 per cento dei piccoli osservati durante la sperimentazione. Questi dati dovrebbero essere tenuti in considerazione dagli allergologi per valutare caso per caso la possibilità di dare del latte, opportunamente scaldato, ai bambini allergici.

Chi pensasse di adottare questo rimedio per l'intolleranza al latte purtroppo rimarrà deluso. L'intolleranza al latte, o meglio, al lattosio, un'intolleranza alimentare che interessa circa un terzo degli italiani, non va confusa con l'allergia al latte. In quest'ultimo caso c'è una reazione avversa alle proteine contenute nel latte, quando si parla di intolleranza al latte, invece, nella maggior parte dei casi il problema è dovuto a una carenza, su base genetica, della lattasi, l'enzima intestinale che frammenta e rende assorbibile il lattosio ( zucchero componente del latte).

Mentre l'intolleranza al lattosio può interessare bambini e adulti, l'allergia al latte è una patologia prevalentemente pediatrica. Colpisce circa il 2-3 per cento dei bambini, generalmente prima del terzo anno d'età, con un picco nei primi 3-5 mesi.

Come si può scoprire se il proprio bimbo ha un intolleranza al lattosio o un'allergia alle proteine del latte? La diagnosi non è sempre facile e richiede una corretta interpretazione del quadro clinico da parte del pediatra. Un metodo potrebbe essere quello di far seguire al piccolo, per qualche giorno, una dieta con latte delattosato, se i sintomi scompaiono si tratta di intolleranza al lattosio, se invece persistono, con molta probabilità si potrebbe trattare di un'allergia alle proteine del latte. In quest'ultimo caso, la terapia si basa esclusivamente, almeno fino a questo momento, sull'abolizione temporanea ma scrupolosa dalla dieta delle proteine del latte vaccino.


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