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Gravidanza: sesso del nascituro già al secondo mese (Gender test)

Gravidanza e sesso del nascituro: Gender test

Già dal secondo mese di gravidanza è possibile sapere il sesso del nascituro, l'analisi prevede un semplice prelievo di sangue e il costo del Gender test si aggira intorno ai 150 euro. Anche se questo tipo di analisi è attualmente disponibile solo in Germania e in Austria, il test è stato messo a punto grazie agli studi condotti dalla dottoressa Silvia Galbiati, dell'ospedale San Raffaele di Milano.

La ricerca che ha permesso di realizzare questo nuovo test è stata condotta su 1.837 donne incinte. Grazie ad un semplice prelievo di sangue della madre, dopo due settimane, si ottiene il risultato del sesso del nascituro già dalla sesta settimana di gravidanza. Il test si basa sulla presenza del cromosoma Y del feto e ha un'esattezza del 99 per cento. Se viene riscontrata la presenza del cromosoma Y, il nascituro sarà maschio, se tale cromosoma è assente sarà invece femmina.

Il Gender test è prodotto dalla Plasmagen, un'azienda farmaceutica tedesca. La stessa azienda che lo produce da però un consiglio molto importante a tutti i ginecologi, anche se con questo test è possibile sapere il sesso del nascituro già dalla sesta settimana di gestazione, per evitare la tentazione di aborti selettivi è bene rivelare il sesso del nascituro alla coppia solo a partire dalla dodicesima settimana.

Scegliere il sesso del nascituro

Poter conoscere il sesso del nascituro una volta avvenuto il concepimento e basare una scelta di aborto su questo fattore è un atto altamente riprovevole.

Un figlio va sempre visto come un dono qualsiasi sia il suo sesso e, anche se alcuni non potrebbero pensarla allo stesso modo, qualsiasi sia il suo stato di salute che in alcuni casi potrebbe portare ad una vita di sacrifici che tali non sarebbero se c'è amore.

Ma si può scegliere il sesso dei propri figli senza però effettuare delle scelte sbagliate? In passato gli anziani dei paesi davano numerosi consigli che non avevano però un fondamento scientifico, di recente però, uno di questi è stato rivalutato. Sembra che aumentare il numero dei rapporti sessuali nei giorni immediatamente a ridosso della fine del ciclo mestruale possa aumentare le probabilità di avere una figlia.

Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal (Dicembre 2005) ci sarebbe una spiegazione scientifica che motiva tale consiglio. Gli spermatozoi che portano il cromosoma Y sono più veloci nel movimento e sono più resistenti, di conseguenza, rimangono più a lungo nella cervice aumentando la probabilità che l'uovo venga fecondato.

Lo studio che ha portato a questa conclusione è stato condotto su 5238 coppie. Dall'indagine si è rilevato che la probabilità di avere un figlio maschio aumenta se il concepimento avviene verso gli ultimi giorni in cui la donna è fertile, quindi prima che arrivino le mestruazioni. Se quindi si vogliono avere maggiori probabilità di concepire una femmina si dovrebbero aumentare i rapporti subito dopo il ciclo.

L'ovulo della donna contiene un solo cromosoma sessuale, che è sempre X (perché proviene dalla separazione della coppia XX), mentre lo spermatozoo contiene un cromosoma sessuale che può essere, al 50 per cento, X o Y. Quando l'ovulo viene fecondato da uno spermatozoo con cromosoma X (ginosperma), nello zigote (la prima cellula embrionale) si forma la coppia XX e nascerà una femmina. Se invece lo spermatozoo ha un cromosoma Y (androsperma) si forma la coppia XY e nascerà un maschio.

Gli spermatozoi che hanno il cromosoma Y riescono a resistere più a lungo nella cervice anche quando la produzione di muco si abbassa e con essa la fertilità, per questo motivo, più in là si va con i giorni fertili più aumenta la probabilità che gli spermatozoi X non riescano e raggiungere l'uovo lasciando spazio a quelli Y.


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