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Solo un italiano su dieci mangia bene

Un italiano su dieci mangia bene

Non in tutta l'Italia si ha un tipo di alimentazione corretta, osservando i dati raccolti attraverso uno studio che ha coinvolto oltre 10 mila cittadini, è emerso che il Trentino Alto Adige è la regione più "magra" della penisola mentre in Sicilia c'è la più alta concentrazione di obesi.

I risultati sono il frutto di una ricerca che ha esaminato le abitudini alimentari di diverse aree della penisola italiana attraverso dei questionari raccolti da medici e pediatri di famiglia che costituiscono l'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, nato un anno fa in collaborazione con la SIMG (Società italiana dei medici di medicina generale) e la FIMP (Federazione italiana dei medici pediatri).

Il quadrò emerso dall'osservazione dei dati è preoccupante. In base alla ricerca, circa il 14 per cento degli italiani, sia nella fascia di età pediatrica che adulta, è obesa. Nella fascia pediatrica compresa fra i 7 e i 10 anni si registra il più alto tasso di obesità con una percentuale che raggiunge il 17 per cento.

Osservando il quadro generale italiano si nota che tutte le regioni del sud si trovano al di sopra della media nazionale, il valore più alto si è registrato in Sicilia dove il problema dell'obesità affligge circa il 19 per cento della popolazione. Il Trentino Alto Adige è invece la regione dove il fenomeno interessa la percentuale minore con un 5,3 per cento.

Se non si osservano solo i casi di obesità ma si considerano anche quelli di sovrappeso, si denota una situazione ancor più preoccupante. Circa la metà degli adulti ed un terzo dei bambini ne soffrono, anche in questo caso il sud, con un 42 per cento dei bambini e un 57 per cento degli adulti evidenzia una situazione peggiore rispetto alle altre aree.

I consigli dei nutrizionisti

Ogni giorno bisognerebbe consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura. Per beneficiare al meglio delle proprietà nutrizionali è preferibile consumare prodotti freschi e in stagione. Gli ortaggi forniscono il 45 per cento della dose giornaliera di antiossidanti mentre la frutta arriva addirittura al 60 per cento.

Un altro alimento molto importante è il latte, la dose giornaliera consigliata è di 250 ml, l'equivalente di circa due bicchieri. Purtroppo la maggior parte delle volte raramente si arriva ai quantitativi consigliati e di conseguenza si ha un basso apporto di calcio. Il calcio è importante a tutte le età, serve sia nella fase di crescita per lo sviluppo e l'irrobustimento delle ossa, sia nella fase adulta per rafforzare lo scheletro e contrastare l'indebolimento che può portare all'osteoporosi.

I legumi, spesso esclusi dalle tavole, andrebbero mangiati più spesso. Questi alimenti vegetali sono tra i più ricchi di sostanze proteiche, sono una buona fonte di carboidrati, vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina e niacina), sali minerali come calcio, ferro e fosforo.

Anche il pesce ricopre un ruolo abbastanza importante nell'alimentazione, questo è un alimento che contiene proteine ad elevato valore biologico, sali minerali e vitamine. Rispetto alla carne, in questo caso sono presenti anche grassi polinsaturi Omega 3, fondamentali nella prevenzione di alcune patologie. In base ai risultati di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, condotto su 20 mila uomini nell'arco di 17 anni, l'integrazione nella dieta di alimenti contenenti acidi grassi polinsaturi, provenienti in particolare dal pesce, previene le aritmie cardiache non solo nei pazienti cardiopatici, ma anche in soggetti non cardiopatici.

Alcuni studi che hanno osservato il legame fra alimenti e salute

Iniziare una dieta eliminando le bibite zuccherate
Le bibite zuccherate come l'aranciata, la coca cola, alcuni succhi di frutta, ecc. sono state spesso al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, non solo perché un abuso potrebbe favorire lo sviluppo di
diabete ma anche perché contribuiscono in maniera consistente all'aumento di peso.

Mangiare patate aumenta il rischio di diabete
Secondo i dati di una recente ricerca chi eccede nel consumo di patate aumenta il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. La notizia, pubblicata sull'American Journal of Clinical Nutrition, è il frutto di uno studio condotto dai ricercatori dell'università di Harvard (Usa).

Una dieta povera di grassi non è sufficiente
Secondo una ricerca americana sembrerebbe che una
dieta povera di grassi non dia particolari vantaggi nella prevenzione di malattie a carico del cuore o di forme tumorali. I risultati dello studio americano, Womens Health Initiative, sono stati pubblicati sul JAMA (Journal of the American Medical Association).


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