Fumo! Light o normale fa male uguale

Una recente sentenza in un tribunale statunitense in Oregon condanna le multinazionali del fumo. La diatriba questa volta è nata dopo la morte della signora Michele Schwarz (53 anni) per cancro ai polmoni. La donna è morta nel 1999, era una fumatrice di sigarette cosi dette leggere (light). La multinazionale ha dovuto sborsare 150 milioni di dollari. Le sigarette light erano sotto esame da diverso tempo, infatti l'istituto nazionale per il Cancro statunitense ha pubblicato già  nel 2001 una nota raccapricciante, i fumatori di sigarette leggere ingeriscono il doppio di catrame e di nicotina rispetto a quello che si dichiarava fino ad oggi. I fumatori di Light si è notato secondo vari test, che proprio perchè fuma una sigaretta "leggera" aspirano più profondamente e più spesso rispetto ai fumatori di sigarette normali. Questo fa si che alla fine dei conti i fumatori aspirino lo stesso quantitativo di nicotina e catrame. Di conseguenza possiamo tranquillamente affermare che i fumatori di sigarette light non sono esenti da problemi di tumore dati dal fumo. Anche in Italia le sigarette light sono sotto tiro, il Presidente del movimento "tutela consumatori antifumo" ha presentato un reclamo all'antitrust per il ritiro dal commercio dei pacchetti di sigarette reclamizzati come light o mild.

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