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Materia oscura: prima mappatura tridimensionale

Materia oscura: mappa tridimensionale

Una mappa tridimensionale che mostra la distribuzione nell'Universo della materia oscura, un importante traguardo in campo cosmologico ottenuto grazie al lavoro di un gruppo internazionale di scienziati. I dettagli sono stati pubblicati su Nature (Gennaio 2007).

Gli astronomi guidati da Richard Massey del California Institute of Technology e Eric V. Linder della University of California and Lawrence Berkeley National Lab, partendo dai dati ottenuti dal telescopio spaziale Hubble sono riusciti a ricostruire una mappa tridimensionale della distribuzione della materia oscura, quella matteria non visibile che costituisce l'ottanta per cento dell'Universo in cui viviamo.

Nell'ambito del progetto Cosmos (Cosmic Evolution Survey) gli astronomi hanno monitorato una porzione di cielo vasta nove volte la superficie della luna piena, i dati acquisiti, una volta rielaborati, hanno permesso di distinguere la struttura della materia oscura dell'Universo. Anche se non è possibile vedere direttamente la materia oscura, è possibile rilevare la sua interazione con la gravità, per far ciò si è sfruttato un fenomeno fisico denominato "lente gravitazionale".

Una lente gravitazionale è un fenomeno provocato dall'allineamento tra un oggetto molto massiccio in primo piano (una galassia o un buco nero) e una galassia molto più lontana. Il campo gravitazionale dell'oggetto in primo piano ha l'effetto di curvare il percorso della luce proveniente dall'oggetto di fondo e quindi si comporta come una lente di ingrandimento naturale. Possiamo anche paragonare questi fenomeni ai miraggi che si verificano nei deserti caldi.

Osservando la mappa tridimensionale ottenuta dagli astronomi si nota che la materia normale (es. galassie) è concentrata in determinate aree, alcune teorie ipotizzavano che essa fosse collocata in una sorta di impalcatura invisibile, teorie che sembrano coincidere con quanto rilevato ora. La materia normale si accumula maggiormente nelle zone dove la concentrazione di materia oscura è maggiore, osservando la mappa tridimensionale si può osservare una sorta di griglia dove i gruppi di galassie sono collocati in aree ben prestabilite.


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