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Smart-1, la sonda europea è arrivata sulla luna

La Smart-1 è arrivata sulla luna

Smart-1, la sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), alle ore 7:42 del 3 Settembre 2006 si è schiantata, come previsto dagli esperti, sulla superficie lunare in una zona conosciuta col nome di Lacus Excellentiae.

L'impatto non è stato lasciato al caso ma è stato pianificato nel dettaglio per porre termine alla brillante missione della sonda spaziale. Per 16 mesi la Smart-1 ha esplorato la luna in maniera approfondita, inoltre ha consentito la sperimentazione di test innovativi riguardanti nuove tecnologie spaziali.

La storia di questa missione ha inizio a settembre 2003, quando un Ariane 5 è decollato da Kourou, nella Guiana francese, per lanciare la sonda lunare Smart-1 dell'ESA in orbita attorno alla Terra. Smart-1 era un piccolo satellite automatico del peso di 366 kilogrammi e del volume di 1 metro cubo circa, con pannelli solari lunghi 14 metri (che nel corso della fase di lancio sono stati mantenuti ripiegati). Dopo il lancio e l'immissione in un'orbita ellittica attorno alla Terra, Smart-1 ha iniziato a muoversi attorno alla Terra percorrendo una spirale, per effetto della delicata ma continua spinta del motore a propulsione elettrica, una tecnologia altamente innovativa che si basa sull'espulsione ad altissima velocità di ioni di gas xeno. Il satellite si è allontanato dal nostro pianeta fino a che, dopo un lungo viaggio di 14 mesi circa, non è stato "catturato" dal campo gravitazionale della Luna.

Per coprire i 385.000 km di distanza tra la Terra e l'orbita lunare, questo propulsore incredibilmente efficiente ha spinto il satellite lungo un viaggio a spirale di ben 100 milioni di km, utilizzando appena 60 litri di carburante! Nel novembre 2004 il satellite è stato catturato dalla Luna e, nel marzo 2005, è iniziata la sua missione scientifica in un'orbita ellittica che passava sui poli lunari. Smart-1 dell'ESA era fino a poche ore fa l'unico satellite in orbita attorno alla Luna ed è stato il precursore di una flotta di sonde orbitali lunari internazionali, che saranno lanciati a partire dal 2007.

La fine della sonda Smart-1

Dopo quasi un anno e mezzo di osservazioni scientifiche effettuate da un'orbita ellittica attorno ai poli della Luna, la missione è stata conclusa con successo dopo che, raggiunta una quota di 300 km dalla superficie lunare, prima di impattare con il suolo, si sono potute osservare da una distanza ravvicinata alcune aree di particolare interesse. Successivamente la Smart-1 ha effettuato un atterraggio controllato sulla Luna, anche se di "controllato", in effetti, c'era solo il dove e il quando, l'impatto ha di fatti segnato la fine del satellite.

Con un impatto a velocità relativamente bassa (2 km/sec o 7200 km/h), la Smart-1 ha creato un piccolo cratere con un diametro intorno ai 7 metri, un cratere non più grande di quello creato da un meteorite del peso di 1 kg su una superficie già pesantemente interessata da impatti naturali.

I responsabili della missione presso l'ESOC (European Space Operations Centre) dell'ESA a Darmstadt, vicino Francoforte, in Germania, hanno monitorato passo dopo passo le fasi che hanno preceduto l'impatto finale. Grazie a dei telescopi terrestri di grandi dimensioni si sono raccolte numerose informazioni che serviranno per studiare diversi aspetti relativi alla fisica dell'impatto (materiale espulso, massa, dinamica ed energia coinvolta) e l'analisi chimica della superficie grazie alle radiazioni emesse dal materiale espulso ('spettri'). Inoltre, i dati raccolti, contribuiranno alla valutazione tecnologica per capire cosa succede al satellite in fase di impatto per preparare meglio i futuri esperimenti con "impattatori" (ad esempio su satelliti con il compito di intercettare i meteoriti che minacciano il nostro pianeta).

Fonte: ESA


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