UniversONline.it

Astronomia : Il lungo lampo - Il lungo lampo - Gli astronomi lo hanno battezzato GRB 011211. E' il Gamma Ray Burst più lungo che sia stato finora

Continua
Universonline su Facebook

Il lungo lampo

Il lungo lampo - s15a1i1
Il lungo lampo - s15a1i3

Gli astronomi lo hanno battezzato GRB 011211. E' il Gamma Ray Burst più lungo che sia stato finora osservato, ben 270 secondi. Il satellite italiano BeppoSax lo ha rivelato l'11 dicembre del 2001. Dopo averne stabilito la posizione, ha messo in allerta i vari telescopi a disposizione degli astronomi, tra cui il satellite per raggi X dell'ESA XMM-Newton. Le nuove osservazioni hanno permesso di fare ancora un piccolo passo avanti nella comprensione di questi enigmatici eventi del cielo.I Gamma Ray Burst sono delle intense esplosioni di raggi gamma provenienti dallo spazio lontano. Durano normalmente una manciata di secondi e anche per questo non è facile capire quale sia il meccanismo fisico che li produce. Il lungo lampo dello scorso dicembre ha però dato il tempo a XMM-Newton di rivelare che la sorgente ha espulso anche del materiale quale magnesio, silicio, zolfo, argo e calcio. Ovvero tutto ciò che viene prodotto da una stella di grande massa quando diventa supernova.Proprio per questo il lampo è stato associato alla morte di una stella fino a cento volte più massiccia del Sole. Si è cosଠscartata, almeno in questo caso, un'altra possibile spiegazione dei Gamma Ray Burst, ovvero che siano conseguenti allo scontro di stelle di neutroni. Ma molte domande rimangono aperte. Non è affatto chiaro, per esempio, se l'esplosione di supernova e il lampo gamma siano contemporanei o avvengano in rapida successione. Per la risposta, da cui dipende il destino del nucleo stellare, non possiamo che attendere il prossimo lampo fortunato.

Lina Tomasella


Condividi questa pagina

Invia pagina

Ti potrebbe interessare anche:

Cerca nel sito

Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca

Seguici sui Social Network

Universonline su Facebook