Centinaia di manifestanti russi per impedire la distruzione della Mir
Circa 200 persone si sono radunate martedଠdi fronte al municipio cittadino di Mosca per protestare contro l'imminente distruzione della stazione spaziale Mir, come riportatoci dall'agenzia giornalistica ITAR-TASS. "Non possiamo essere d'accordo con lo smantellamento imminente della mir" ha detto il cosmonauta Vitaly Sevastyanov alla folla, aggiungendo che la Mir è ancora in grado di funzionare e potrebbe rimanere operativa fino al dicembre 2004. Sevastyanov ha detto che la distruzione dell'ormai agonizzante Mir sarebbe dovuta alle pressioni provenienti da Washington, con lo scopo di evitare ogni tipo di competizione con la nuova Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
"Gli Stati Uniti sono praticamente i proprietari della ISS, e la Russia non sarebbe altro che un semplice autista delle macchine americane", si lamenta il cosmonauta, aggiungendo che se la Mir venisse distrutta la Russia perderebbe il confronto con gli Stati Uniti nel campo della ricerca spaziale.
I manifestanti domandano che il propellente di cui è stata di recentemente rifornita la Mir venga utilizzato per riportare la vecchia stazione spaziale fino alla sua orbita originaria piuttosto che per farla cadere sulla Terra, come è intenzione delle agenzie spaziali russe. La stazione spaziale Mir verrà fatta precipitare entro i primi di marzo, a meno di un mese dal 15° anniversario del suo lancio, avvenuto il 20 febbraio del 1986.
La decisione di distruggere la Mir è anche la conseguenza dei molti incidenti avvenuti negli scorsi anni, tra cui un grave incendio e una collisione con una navetta cargo che quasi portò alla distruzione della stazione nel 1997. Inoltre i finanziatori dei progetti spaziali hanno ridotto all'osso lo stanziamento di fondi, rendendo impossibile il finanziamento di entrambe la stazioni orbitali.
I manifestanti si sono appellati al Presidente Russo Vladimir Putin, al Sindaco di Mosca Yuri Luzhkov e al Governatore Boris Gromov per mantenere la Mir in orbita.
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