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Farmaco: Sintrom | Bugiardino n. 11613 - Foglietto illustrativo n. 11613 - Farmaco Sintrom: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 1 mg 20 Compresse ]

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Farmaco: Sintrom

Farmaco: Sintrom | Bugiardino n. 11613

Confezione: 1 mg 20 Compresse

Casa farmaceutica: Novartis Farma S.p.A.

Classe farmaceutica: A

Ricetta Sintrom: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica

ATC: B01AA07

Principio attivo Sintrom: Acenocumarolo (DC.IT)

Gruppo terapeutico: Anticoagulanti indiretti

Scadenza Sintrom: 36 mesi

Temperatura di conservazione: n.d.

Indicazioni terapeutiche / effetti Sintrom (1 mg 20 Compresse )

Trattamento e prevenzione di affezioni tromboemboliche.

Posologia / dosaggio Sintrom (1 mg 20 Compresse )

La sensibilità agli anticoagulanti varia da paziente a paziente e può anche fluttuare nel corso del trattamento. La dose di Sintrom deve quindi essere individualizzata secondo la risposta del paziente al farmaco, come indicato dal monitoraggio del tempo di protrombina (PT), meglio se espresso secondo il Rapporto Internazionale Normalizzato (INR). Pertanto è essenziale effettuare regolari analisi della coagulazione e adattare la posologia sulla base dei risultati forniti da tali analisi. Se ciò non è possibile, Sintrom non deve essere utilizzato. La posologia giornaliera dovrebbe essere sempre prescritta come una dose singola, e sempre assunta alla stessa ora ogni giorno. Per l’adattamento del dosaggio alle varie condizioni cliniche si confrontino gli altri paragrafi. Sintrom è disponibile in forma di compresse da 1 e 4 mg. Per l’assunzione di basse dosi si consiglia di utilizzare le compresse da 1 mg che consentono una maggiore accuratezza del dosaggio.
Dosaggio iniziale: se i valori di PT (o dell’INR) prima dell’inizio del trattamento sono entro valori normali, il dosaggio raccomandato è in genere il seguente: 1° giorno: 4 (-12) mg; 2° giorno: 4 (-8) mg. Se i valori di PT (o dell’INR) sono inizialmente al di fuori del range di normalità, il trattamento deve essere iniziato con estrema cautela. Terapia di mantenimento ed analisi della coagulazione: in considerazione delle marcate differenze individuali osservate, la dose di mantenimento va stabilita sulla base dei risultati delle analisi di laboratorio effettuate periodicamente per determinare il tempo di coagulazione ematica del paziente. Un accurato aggiustamento della dose di mantenimento individuale può essere ottenuto soltanto mediante attento monitoraggio del tempo di protrombina (PT), meglio se espresso secondo il Rapporto Internazionale Normalizzato (o INR) a intervalli regolari, per es. 1 volta al mese, in modo da evitare possibili fluttuazioni (scostamenti dall’intervallo terapeutico). In funzione dei valori di PT (o dell’INR), nonché del singolo paziente e della natura della sua malattia, la dose di mantenimento varia generalmente tra 1 e 8 mg al dì. Sia prima dell’inizio del trattamento che dopo, fino a che il valore della coagulazione si stabilizza entro i valori ottimali, la misurazione del PT (o dell’INR) deve essere effettuata giornalmente in ospedale. L’intervallo delle misurazioni può in seguito venire allungato. Si raccomanda di effettuare i prelievi di sangue per le analisi di laboratorio alla stessa ora ogni giorno. Per finalità di standardizzazione è stato introdotto il valore INR che, con l’aiuto di tromboplastine calibrate, rende possibile confrontare valori ottenuti in laboratori differenti. L’INR è il rapporto tra il tempo di protrombina del plasma in esame e quello di un controllo normale, elevato alla potenza del valore specifico "Indice Internazionale di Sensibilità", come determinato per la tromboplastina di riferimento utilizzando il procedimento dell’OMS. Quando il tempo di protrombina (PT) del sangue del paziente aumenta l’INR diventa più elevato. In base al quadro clinico, l’intervallo terapeutico da raggiungersi si trova generalmente a valori di INR compresi tra 2,0 e 4,5; entro questo intervallo la maggioranza dei pazienti trattati non manifesta né una ricomparsa della trombosi, né una qualsiasi complicazione emorragica grave. Dopo la sospensione del trattamento con Sintrom non vi è generalmente alcun pericolo di ipercoagulabilità reattiva e pertanto nessun bisogno di diminuire gradualmente il dosaggio in caso di interruzione del trattamento. Tuttavia è stato osservato che in casi estremamente rari ed in alcuni pazienti ad alto rischio (per es. dopo infarto miocardico) può verificarsi "ipercoagulabilità di rimbalzo". In tali pazienti la sospensione della terapia anticoagulante va effettuata gradualmente. Uso in pediatria: nei bambini l’esperienza con anticoagulanti orali, incluso l’acenocumarolo, è limitata. Si raccomanda particolare attenzione e un frequente monitoraggio del tempo di protrombina e dell’INR. Uso negli anziani: i pazienti anziani sottoposti a terapia con anticoagulanti orali devono essere attentamente monitorati.


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