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Farmaco: Dizatec | Bugiardino n. 03758 - Foglietto illustrativo n. 03758 - Farmaco Dizatec: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 2g iv 1 Flacone ]

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Farmaco: Dizatec

Farmaco: Dizatec | Bugiardino n. 03758

Confezione: 2g iv 1 Flacone

Casa farmaceutica: Genetic S.p.A.

Classe farmaceutica: H

Ricetta Dizatec: OSP1 - medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico

ATC: J01DD02

Principio attivo Dizatec: Ceftazidima (pentaidrato)

Gruppo terapeutico: Antibatterici cefalosporinici

Scadenza Dizatec: 24 mesi

Temperatura di conservazione: n.d.

Indicazioni terapeutiche / effetti Dizatec (2g iv 1 Flacone )

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista con presenza di gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di Dizatec risulta in grado di ridurre l’incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

Posologia / dosaggio Dizatec (2g iv 1 Flacone )

Dizatec va somministrato per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Dosaggio: varia in rapporto alla gravità del singolo caso, sensibilità, sito e tipo di infezione, età, funzionalità renale e secondo il giudizio del medico. Via intramuscolare: adulti: 1-3 g/die in 2-3 somministrazioni. Nella terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica, 1-3 g/die in 1-3 somministrazioni. Bambini: 30-100 mg/Kg/die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggio abituale è di 50 mg/Kg/die in 2 somministrazioni. Quando si richiedano dosaggi più elevati, si può ricorrere alla via endovenosa. Via endovenosa: adulti: 1-6 g/die. Bambini: 30-100 mg/Kg/die. Nei casi di particolare gravità (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia può essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/Kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni. Anziani: nei pazienti anziani gravi, in considerazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di età superiore agli 80 anni. Pazienti con compromissione renale: la ceftazidima è escreta immodificata dai reni. Pertanto deve essere ridotta la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalità renale. Si dovrebbe somministrare una dose iniziale di 1 g. Per il mantenimento è necessario fare riferimento alla tabella riportata nel foglietto illustrativo. Nelle infezioni gravi si potrà aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella) oppure aumentare la frequenza di somministrazione: in questi casi andranno controllati i livelli sierici di ceftazidima i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance della creatinina andrà adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. Profilassi chirurgica: per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrate, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell’intervento 1 g im o 1-2 g ev in dose singola (profilassi "ultra short term") o in dosi ripetute (profilassi "short term"). Emodialisi: l’emivita sierica durante l’emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti in dialisi è opportuno ripetere, alla fine di ogni trattamento, le dosi indicate in tabella di cui sopra. Dialisi peritoneale: la ceftazidima può essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La ceftazidima può essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalità renale ridotta. Nei pazienti in emofiltrazione venovenosa ed emodialisi venovenosa seguire le raccomandazioni posologiche riportate nelle tabelle sul foglietto illustrativo. Preparazione della soluzione: Dizatec è confezionato in flaconi contenenti una miscela sterile di ceftazidima pentaidrato e carbonato di sodio anidro. Il contenuto del flacone può essere ricostituito aggiungendovi il contenuto della fiala annessa (acqua p.p.i.) in modo da ottenere una soluzione per somministrazione intramuscolare o endovenosa. La colorazione delle soluzioni può variare da giallo pallido a color ambra in funzione della concentrazione, del tipo di diluente e delle condizioni di conservazione. I flaconi di Dizatec possono sviluppare al loro interno, dopo la ricostituzione, una pressione positiva, dovuta alla liberazione di anidride carbonica. Incompatibilità: la ceftazidima può essere diluita negli usuali liquidi infusionali, fatta eccezione per le soluzioni di sodio bicarbonato nelle quali è meno stabile. Inoltre la ceftazidima non deve essere miscelata nello stesso set infusionale o nella siringa con gli aminoglicosidi. Sono state segnalate formazioni di precipitati addizionando vancomicina alle soluzioni di ceftazidima. Qualora si presentasse la necessità di somministrare sequenzialmente questi due antibiotici è consigliabile far defluire un’adeguata quantità di liquido infusionale, al fine di ottenere un adeguato lavaggio del set infusionale, tra le due somministrazioni. Compatibilità: la ceftazidima a concentrazioni comprese tra 1 mg/ml e 40 mg/ml è compatibile con: sodio cloruro 0,9%; sodio lattato M/6; soluzione di Hartmann; destrosio 5%; destrosio 5% e sodio cloruro 0,225%; destrosio 5% e sodio cloruro 0,45%; destrosio 5% e sodio cloruro 0,9%; destrosio 4% e sodio cloruro 0,18%; destrosio 10%; destrano 40 10% in sodio cloruro 0,9%; destrano 40 10% in destrosio 5%; destrano 70 6% in sodio cloruro 0,9%; destrano 70 6% in destrosio 5%; la ceftazidima a concentrazioni comprese tra 0,05 mg/ml e 0,25 mg/ml è compatibile con la soluzione lattato per dialisi intraperitoneale. La ceftazidima può essere ricostituita per uso intramuscolare con lidocaina cloridrato allo 0,5% o 1%. La ceftazidima alla concentrazione di 4 mg/ml può essere addizionata a: idrocortisone (idrocortisone sodio fosfato) 1 mg/ml in sodio cloruro 0,9% o destrosio 5%; cefuroxima (cefuroxima sodica) 3 mg/ml in sodio cloruro 0,9%; cloxacillina (cloxacillina sodica) 4 mg/ml in sodio cloruro 0,9%; eparina 10 UI/ml o 50 UI/ml in sodio cloruro 0,9%; potassio cloruro 10 mEq/l o 40 mEq/l in sodio cloruro 0,9%. Nelle soluzioni così ottenute entrambi i componenti mantengono la propria attività. 500 mg di ceftazidima, ricostituiti con 1,5 ml di acqua per preparazioni iniettabili, possono essere addizionati a soluzioni di metronidazolo (500 mg/100 ml) ed entrambi mantengono la loro attività.


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