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Farmaco: Ceftazidima Myl
Confezione: 1g / 3 ml im fl
Casa farmaceutica: Mylan S.p.A.
Classe farmaceutica: A
Ricetta Ceftazidima Myl: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica
ATC: J01DD02
Principio attivo Ceftazidima Myl: ceftazidima (pentaidrato)
Gruppo terapeutico: Antibatterici cefalosporinici
Scadenza Ceftazidima Myl: 21 mesi
Temperatura di conservazione: Non superiore a +25°
Indicazioni terapeutiche / effetti Ceftazidima Myl (1g / 3 ml im fl )
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram negativi difficili o da flora mista con presenza di Gram negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di Ceftazidima Mylan Generics risulta in grado di ridurre l’incidenza di infezioni post chirurgiche in pazienti sottoposti a interventi contaminati o potenzialmente tali.
Posologia / dosaggio Ceftazidima Myl (1g / 3 ml im fl )
Ceftazidima Mylan Generics va somministrato per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Dosaggio: varia in rapporto alla gravità del singolo caso, sensibilità, sito e tipo di iniezione, età, funzionalità renale e secondo il giudizio del medico. Via intramuscolare: adulti, 1-3 g die in 2-3 somministrazioni. Nella terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica, 1-3 g die in 1-3 somministrazioni. Bambini, 30-100 mg/kg die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggio abituale è di 50 mg/kg die in 2 somministrazioni. Quando si richiedano dosaggi più elevati, si può ricorrere alla via endovenosa. Via endovenosa: adulti: 1-6 g die. Bambini, 30-100 mg/kg die. Nei casi di particolare gravità (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia può essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg die (6 g die) in 3 somministrazioni. Anziani: nei pazienti gravi, in considerazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di età superiore agli 80 anni. Pazienti con compromissione renale: la ceftazidima è escreta immodificata dai reni. Pertanto deve essere ridotta la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalità renale. Si dovrebbe somministrare una dose iniziale di 1 g. Per il mantenimento è necessario far riferimento al GFR: dose di mantenimento della ceftazidima raccomandata nell’insufficienza renale (vedere tabella nel foglietto illustrativo). Nelle infezioni gravi si potrà aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella) oppure aumentare la frequenza di somministrazione: in questi casi andranno controllati i livelli sierici di ceftazidima i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance della creatinina andrà adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. Profilassi chirurgica: per la prevenzione delle infezioni post operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell’intervento 1 g im o 1-2 g ev in dose singola (profilassi ultra short term) o in dosi ripetute (profilassi short term). Emodialisi: l’emivita sierica durante l’emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti in dialisi è opportuno ripetere alla fine di ogni trattamento le dosi indicate in tabella di cui sopra. Dialisi peritoneale: la ceftazidima può essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La ceftazidima può essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti a emodialisi o a emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalità renale ridotta. Nei pazienti in emofiltrazione venovenosa ed emodialisi venovenosa seguire le raccomandazioni posologiche riportate nelle tabelle nel foglietto illustrativo.