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Farmaco: Antaxone | Bugiardino n. 01033 - Foglietto illustrativo n. 01033 - Farmaco Antaxone: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 10 Capsule 10 mg ]

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Farmaco: Antaxone

Farmaco: Antaxone | Bugiardino n. 01033

Confezione: 10 Capsule 10 mg

Casa farmaceutica: Zambon Italia S.r.l.

Classe farmaceutica: A

Ricetta Antaxone: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica

ATC: N07BB04

Principio attivo Antaxone: Naltrexone (cloridrato)

Gruppo terapeutico: Disassuefanti

Scadenza Antaxone: 36 mesi

Temperatura di conservazione: Non superiore a +30°

Indicazioni terapeutiche / effetti Antaxone (10 Capsule 10 mg )

Antaxone consente di bloccare gli effetti farmacologici dagli oppiacei somministrati per via esogena, favorendo così il mantenimento della non dipendenza dagli oppiacei in individui disintossicati ex-tossicodipendenti. Non esistono dati che dimostrino un indiscutibile effetto benefico di Antaxone sui tassi di recidiva fra individui disintossicati e precedentemente dipendenti da oppiacei.

Posologia / dosaggio Antaxone (10 Capsule 10 mg )

Il trattamento con Antaxone andrà iniziato nei centri clinici specializzati nel trattamento delle tossicodipendenze e andrà poi proseguito sotto lo stretto controllo dei medici addetti a tali centri.
Inizio della terapia: non iniziare il trattamento fino a che il paziente non si sia astenuto da assumere stupefacenti per 7-10 giorni. Le dichiarazioni del paziente che sostiene di essersi astenuto dall’uso di oppiacei dovranno essere verificate mediante analisi delle urine. Il paziente non dovrà presentare sintomatologia da astinenza, nè riferire sintomi da crisi di astinenza. Sottoporre il paziente al test del naloxone. Se dopo tale prova si osservassero segni di astinenza, rinunciare al trattamento con Antaxone. Il test del naloxone può essere ripetuto dopo 24 ore. Non iniziare nessuna terapia fino a che il test del naloxone non risulterà negativo. Il test del naloxone non deve essere eseguito su pazienti che presentino segni o sintomi di astinenza da oppiacei, nè su pazienti le cui urine contengano oppiacei. Il trattamento dovrà iniziare con cautela, aumentando lentamente la dose di Antaxone somministrata. Lo si potrà fare somministrando inizialmente 20-25 mg di Antaxone e tenendo quindi il paziente sotto osservazione per un’ora. Se non si verificheranno segni di astinenza, si potrà somministrare al paziente il resto della dose giornaliera.
Terapia di mantenimento: Dopo che il paziente ha superato la fase di induzione con Antaxone, saranno sufficienti 50 mg ogni 24 ore per mantenere un blocco clinico adeguato dell’azione degli oppiacei somministrati per via parenterale (cioè questa dose bloccherà l’effetto di un bolo di 25 mg di eroina iniettata per via endovenosa). In alternativa si potrà ricorrere a una posologia più flessibile. In questo modo si potrà somministrare ai pazienti 50 mg di Antaxone durante i primi 5 giorni della settimana e una dose di 100 mg il sabato. Oppure i pazienti potranno ricevere 100 mg a giorni alterni, o anche 150 mg un giorno su tre. Benchè il grado di blocco degli oppiacei possa risultare relativamente ridotto dall’uso di dosi più elevate a intervalli più distanziati, la somministrazione ogni 48-72 ore potrebbe migliorare l’accettazione da parte del paziente. Alcuni studi clinici pubblicati in letteratura hanno utilizzato la seguente posologia: 100 mg il lunedì, 100 mg il mercoledì e 150 mg il venerdì. Questa posologia si è dimostrata accettabile per molti pazienti che sono riusciti a mantenersi in stato di disassuefazione per tempi adeguati. L’impiego della soluzione per uso orale è particolarmente indicato nel trattamento di pazienti che tendano a simulare l’ingestione del farmaco nella forma capsule.


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